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NOV
Anche quest’anno abbiamo partecipato con alcune istallazioni alla kermesse dell’arte torinese, una di queste è il magnifico lavoro di Arthur Jafa alle OGR di Torino.
L’istallazione di grande impatto e contenuto si sviluppa tramite un proiettore ad alta luminosità (50.000 a.l.) con riproduzione di file in qualità broadcast. L’impianto audio di elevata potenza riescie a trasmettere bassi profondi che risuonano sia nelle strutture, sia nel corpo degli spettatori.
Un installazione da non perdere.
ARTHUR JAFA
RHAMESJAFACOSEYJAFADRAYTON
Una mostra di OGR Torino in collaborazione con Serpentine
A cura di Claude Adjil, Judith Waldmann con Hans Ulrich Obrist
Visite guidate gratuite
11 novembre ore 18 | prenotazioni disponibili
25 novembre ore 18 | prenotazioni disponibili
09 dicembre ore 18 | prenotazioni disponibili
10 dicembre ore 18 | prenotazioni disponibili
OGR Cult | Binario 1
Fino al 15 gennaio 2023, aperti gratuitamente dal giovedì alla domenica
Giovedì e venerdì, h 18 – 22
Sabato e domenica, h 10 – 20
Ingresso gratuito
La mostra sarà chiusa nelle seguenti date: 3, 8 e 22 dicembre
OGR Torino presenta RHAMESJAFACOSEYJAFADRAYTON, la prima personale dedicata all’artista e regista statunitense Arthur Jafa da un’istituzione italiana, fino al 15 gennaio 2023.
Una domanda ricorrente guida la pratica artistica di Arthur Jafa: come possono i media, gli oggetti, le immagini statiche e quelle in movimento trasmettere la potenza, la bellezza e l’alienazione proprie della Black music statunitense? Un’indagine alla quale allude anche il titolo della mostra, citando i nomi di tre chitarre elettriche: Arthur Rhames (1957–1989), Pete Cosey (1943–2012), Ronny Drayton (1953–2020).
Una pratica che comprende film, manufatti, e happenings, che sfidano ogni categorizzazione in una ricerca sulla Black culture negli Stati Uniti di un’intensità e complessità senza precedenti. Realizzate in oltre tre decenni, le opere multidisciplinari di Arthur Jafa mettono in discussione alcuni assunti culturali dominanti su temi identitari e razziali attraverso esperienze cinematografiche sperimentali e immersive. Alla 58° Biennale di Venezia (2019), con l’opera “The White Album”, esposta in mostra a May You Live in Interesting Times al Padiglione Centrale dei Giardini, è stato premiato con il Leone d’oro come miglior artista.
Commissionato e prodotto da OGR Torino in collaborazione con Serpentine, curato da Claude Adjil e Judith Waldmann con Hans Ulrich Obrist, il progetto RHAMESJAFACOSEYJAFADRAYTON nasce da un’idea di Amira Gad ed è parte del tour della mostra di Jafa A Series of Utterly Improbable, Yet Extraordinary Renditions promosso da Serpentine. La mostra è concepita dall’artista per gli spazi del Binario 1 come un’unica grande installazione e riunisce alcuni dei lavori più recenti dell’artista, mai esposti prima in Italia.
A evidenziare la relazione con la musica e la contaminazione tra differenti discipline e media proprie della pratica di Arthur Jafa, in occasione dell’inaugurazione, il pianista e compositore jazz Jason Moran, la violoncellista e compositrice Okkyung Lee e il bassista Melvin Gibbs si sono esibiti insieme, nel Duomo di OGR Torino, per una serata ideata dall’artista.