13
MAR
Welcome to PROMEDIABOX!
Soluzioni Audiovisive da più di vent'anni.
Troviamo risposte ai nuovi problemi della tecnologia.
Progetti
-
ARTE CONTEMPORANEA
View Project → -
Auditorium Biblioteca Nazionale Vivaldi
View Project → -
Biennale immagine in movimento
View Project → -
CONCERTI – CLASSICA
View Project → -
ISTALLAZIONI PERMANENTI
View Project → -
MANIFESTAZIONI CONGRESSI
View Project → -
Museo Egizio – Archeologia Invisibile
View Project → -
Rachel Rose – Wil o Wisp
View Project → -
Stragedia
View Project →
Blog & News
09
MAR
Progetto realizzato grazie alla collaborazione tra Museo Egizio, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Musei Reali e Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino. La riflessione su un tema di stringente attualità quale la distruzione sistematica e consapevole del patrimonio culturale ha indotto tre istituzioni torinesi – i Musei Reali, il Museo Egizio e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo – a dar vita a un progetto espositivo dal titolo Anche le statue muoiono (mutuato dal documentario del noto regista francese Alain Resnais e di Chris Marker). Le opere saranno ospitate nelle sedi delle tre realtà proponenti creando così un filo che attraversa, anche fisicamente, la città di Torino e rivolgendosi a pubblici diversi che potranno così entrare in dialogo. Ai curatori delle tre realtà coinvolte si affianca la collaborazione dell’Università degli Studi di Torino e in particolar modo del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino, diretto da Stefano de Martino.
L’obiettivo è far dialogare opere d’arte di differenti epoche e provenienti da contesti geografici diversi attorno a un tema trasversale come quello della distruzione, quindi parallelamente della conservazione e protezione, del patrimonio culturale. La sfida più rilevante di un progetto come questo è far coesistere collezioni di istituzioni tra loro profondamente eterogenee per far in modo che possano rispondere a domande quali: qual è il ruolo di un patrimonio storico-artistico nei processi di costruzione dell’identità culturale di un popolo? Quali sono gli effetti di una devastazione così estrema sul senso di appartenenza, sull’idea di tradizione e condivisione, sulla possibilità di concepirsi come un insieme? Su quali basi si può costruire un futuro, se le tracce del proprio passato sono state sistematicamente obliterate? Come si può concepire un’idea di riparazione, di riconciliazione? La mostra Anche le statue muoiono vuole tentare di rispondere a queste domande attraverso il dialogo tra opere d’arte contemporanee, antiche e materiale documentario fotografico.
Required fields are marked with *
You must be logged in to post a comment.
03
NOV
AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani e OGR – Officine Grandi Riparazioni annunciano un convegno internazionale pensato per affrontare una riflessione trasversale sui musei d’arte contemporanea e sui cambiamenti radicali nei modi di produrre e fruire le opere d’arte.
Il 3 e il 4 novembre 2017, alle OGR di Torino, Museums at The ‘Post-Digital’ Turn si articolerà in sette diversi momenti di approfondimento con lecture, presentazioni e una sessione scientifica con panel e contributi di esperti provenienti da prestigiose Università e Istituti Internazionali.
Required fields are marked with *
You must be logged in to post a comment.
03
NOV
Anche quì ci siamo ocuupati degli allestimenti audiovisivi garantendo ad un nostro affezionato cliente il massimo della qualità e accuratezza nella ricerca del risultato richiesto.
Come una falena alla fiamma (Like a Moth to a Flame) è il titolo del grande progetto espositivo realizzato in collaborazione da OGR-Officine Grandi Riparazioni e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo che inaugurerà il prossimo 3 novembre nelle sedi delle due istituzioni torinesi. Come una falena alla fiamma è un progetto ambizioso, firmato da tre curatori internazionali d’eccezione, chiamati a lavorare insieme per la prima volta confrontandosi con la città di Torino e il suo importante patrimonio artistico: Tom Eccles, direttore del Center for Curatorial Studies del Bard College di New York, Mark Rappolt, redattore capo della rivista inglese Art Review, e l’artista britannico Liam Gillick.
La mostra si pone l’obiettivo di creare un ritratto della città di Torino a partire dagli oggetti che la città stessa e i suoi residenti hanno collezionato. Come una falena alla fiamma si articola in un percorso attraverso la Collezione della Fondazione per l’arte Moderna e Contemporanea CRT e della Collezione della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo in dialogo con un nucleo di opere conservate in alcune delle maggiori istituzioni museali pubbliche della città, tra cui il Museo Egizio, Palazzo Madama, MAO – Museo d’Arte Orientale, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e Castello di Rivoli, che, per l’occasione, verranno esposte alle Officine Grandi Riparazioni e alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, in un gioco di contaminazioni reciproche tra opere d’arte contemporanea e opere dei secoli passati.
La contaminazione tra linguaggi diversi continuerà anche in alcune delle sedi museali coinvolte: il Museo Egizio e Palazzo Madama diventeranno infatti sedi espositive d’eccezione per alcune opere contemporanee.
La mostra sfrutta, come punto di partenza per indagare i concetti di rinascita e rinnovamento, la coincidenza di una nascita e due anniversari: l’inaugurazione di OGR, il venticinquesimo anniversario della collezione della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e il sessantesimo anno dalla fondazione dell’Internazionale Situazionista dopo un incontro ad Alba, non lontano da Torino.
Con più di 70 opere d’arte contemporanea e centinaia di artefatti da varie collezioni torinesi, Come una falena alla fiamma riflette sull’importanza delle passioni private e delle ossessioni
Required fields are marked with *
You must be logged in to post a comment.
01
NOV
Apre la mostra di arte contemporana alle OGR in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
abbiamo progettato e realizzato le soluzioni tecnologiche audiovisive della mostra con pezzi di grande qualità e rilievo artistico
Come una falena alla fiamma, Like a Moth to a Flame, è il titolo del grande progetto espositivo realizzato in collaborazione da OGR-Officine Grandi Riparazioni e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e che inaugurerà il prossimo 3 novembre nelle sedi delle due istituzioni torinesi. Come una falena alla fiamma è un progetto ambizioso, firmato da tre curatori internazionali d’eccezione, chiamati a lavorare insieme per la prima volta confrontandosi con la città di Torino e il suo importante patrimonio artistico: Tom Eccles, direttore del Center for Curatorial Studies del Bard College di New York, Mark Rappolt, redattore capo della rivista inglese Art Review, e l’artista britannico Liam Gillick.
La mostra si pone l’obiettivo di creare un ritratto della città di Torino a partire dagli oggetti che la città stessa e i suoi residenti hanno collezionato. Come una falena alla fiamma si articola in un percorso attraverso la Collezione della Fondazione per l’arte Moderna e Contemporanea CRT e della Collezione della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo in dialogo con un nucleo di opere conservate in alcune delle maggiori istituzioni museali pubbliche della città, tra cui il Museo Egizio, Palazzo Madama, MAO – Museo d’Arte Orientale, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e Castello di Rivoli-Museo d’Arte Contemporanea, che, per l’occasione, verranno esposte alle Officine Grandi Riparazioni e alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, in un gioco di contaminazioni reciproche tra opere d’arte contemporanea e opere dei secoli passati. La contaminazione tra linguaggi diversi continuerà anche in alcune delle sedi museali coinvolte: il Museo Egizio e Palazzo Madama diventeranno infatti sedi espositive d’eccezione per alcune opere contemporanee.
Artisti in mostra: Pawel Althamer, Lina Bertucci, Janet Cardiff & George Bures Miller, Maurizio Cattelan, Gianni Colombo, Enrico David, Tacita Dean, Guy Debord, Georges Demenÿ, Cecil B. Evans, Valie Export, Hans-Peter Feldmann, Katharina Fritsch, Giuseppe Pinot Gallizio, Liam Gillick, Liz Glynn, Guan Xiao, João Maria Gusmão e Pedro Paiva, Rachel Harrison, Mona Hatoum, Thomas Hirschhorn, Damien Hirst, Carsten Höller, Marine Hugonnier, Pierre Huyghe, Ragnar Kjartansson, Barbara Kruger, Louise Lawler, Sherrie Levine, Liu Wei, Sarah Lucas, Mark Manders, David Medalla, Shirin Neshat, Catherine Opie, Lari Pittman, Paola Pivi, Charles Ray, Tobias Rehberger, Thomas Ruff, Collier Schorr, Tino Sehgal, Simon Starling, Hito Steyerl, Wolfgang Tillmans, Nanni Valentini, Adrian Villar Rojas, Jeff Wall, Rachel Whiteread, Cerith Wyn Evans, Yang Fudong, Artur Zmijewski.
Quando:
4 novembre 2017 – 14 gennaio 2018
18.00 OGR – Officine Grandi Riparazioni, Corso Castelfidardo 22, Turin
19.00 Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Via Modane 16, Turin
Required fields are marked with *
You must be logged in to post a comment.